mercoledì 18 giugno 2008

Le benedizioni wireless

Avevate mai sentito parlare di benedizioni aeree? O peggio, avete mai assistito a benedizioni delle chiavi, quando invece avevate chiesto la benedizione della vostra auto? O la benedizione dello zerbino che inonda di grazia l'intera casa?
Fantascienza? Fantascemenza? No, cattolicesimo dell'ultima ora!

Succede sempre più spesso, soprattutto nei santuari, veri torrenti di benedizioni lucrative, che poco hanno a che fare con la nostra vera fede, molto invece con il cattolicesimo "adulto" bolognese dei Dossetti, Alberigo, Melloni vari...
Capita di dover contrattare un centimetro in più di benedizione, o un tratto di aspersione in più perchè tre sono troppe per lo stanco polso del sacerdotuncolo di turno. Avessimo ancora qualche Don Camillo sparso qui e lì, gli ospedali sarebbero pieni di gente con le ossa rotte, con le talari (ad avercele!) sequestrate de iure, e una bella zappa per onorare l'articolo 1 della Costituzione diccicomunista.
Ma i tempi sono cambiati, egregio e infaticabile Don Camillo. I tuoi tempi non ci sono più, li ha spazzati via il concilio delle tavole calde, delle aperture, degli slanci e delle magnifiche sorti e progressive...
No country for old men...
In attesa che i liturgisti (ormai son loro che decidono cosa è buono e cosa no; quale rito seguire e quale no, se lo show di Bugnini o la messa de toujours) diano lumi, mi permetto di osservare che:

  • bisogna seguire i Rituali della Chiesa
  • che vabbè che talora la materia e la forma consistono nel semplice segno di croce, ma qualche decilitro di acqua santa non credo metta a rischio gli equilibri ambientali di "Gaia"
  • che, prima di tutto, l'oggetto o soggetto da benedire deve essere presente fisicamente

Detto questo, mi appello a quanti di voi hanno ancora il buon senso: pretendete che i preti facciano i preti!

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