domenica 24 febbraio 2008

Il Sud e l'Immacolata Concezione

Si parla di Immacolata Concezione.
Sì, ma il reame Duosiciliano che c'entra? Ahi, i sussidiari....
C'entra, eccome! Perchè in occasione di una definizione tanto importante, esattamente come fece Pio XII qualche anno prima della Sua Munificentissimus Deus, Pio IX con l'enciclica Ubi Primum del Febbraio del '49 "sondò" la pietà e il credo popolare. Badiamo bene alla data: 2 Febbraio 1849.
Siamo a Gaeta, signori, città del Regno delle Due Sicilie grazie a cui Pio IX restò Pio IX, alla faccia di Mazzini. Ma qualcuno non sa cosa sia la repubblica mazziniana; vabbè, è un'altra storia.
Ma torniamo a noi con somme sorprese: le risposte furono all'unanimità affermative e una grande propulsione alla opportunità del dogma venne dal partito meridionale delle Due Sicilie. Avendo il Pontefice convocato personalmente almeno 2-3 vescovi per ciascuna nazione e non tuttavia vietando la spontanea presenza di ulteriori altri, avvenne che dal Reame del Sud giunsero a corroborare la tesi secondo cui fosse dottrina rivelata: il Cardinale Arcivescovo di Capua, il Cardinale Arcivescovo di Napoli, i Vescovi di Chieti, Manfredonia, Anastasiopoli (in partibus), L'Aquila, Lipari, Tursi, Oppido, Sessa, Policastro, Nocera e Nusco.
Che squadra!
Inutile dire i dolori di pancia che vennero a certi ambienti nordici che facevano merenda e colazione coi protestanti. Mah...
Fu anche in quella occasione che storicamente viene affermandosi il dogma della infallibilità pontificia, poichè quell'atto "unilaterale" (si fa per dire) fu permesso e sostenuto sì efficacemente da essere sostrato del prossimo Concilio Vaticano I.
Viva Pio IX, viva il Regno delle Due Sicilie!



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